
Un bel giro di quelli che non ti aspetti. Arrivi a Vertemate e subito ti trovi di fronte all’imponente Villa Raimondi immersa nella tranquillità del paese e nel verde di un giardino fiorito e curatissimo. Dalla Villa poi seguendo il percorso ti trovi a passeggiare tra boschi, prati, campi. Maggio, clima primaverile ottimo con poche nuvole all’orizzonte ideale per la nostra passeggiata domenicale! Anche la Lucy ha gradito!

Paese di poco più di 4 mila abitanti della Brianza comasca, Vertemate con Minoprio si trova a 14 chilometri di distanza da Como. Il nostro giro inizia da Villa Raimondi, la cui realizzazione fu affidata all’architetto Simone Cantoni. Nata come residenza di campagna e di caccia della famiglia Raimondi di Como (a cui apparteneva Giuseppina, seconda moglie di Giuseppe Garibaldi), la struttura oggi ospita la sede della Fondazione Minoprio, che vi gestisce un centro scolastico e un centro agricolo.

Il parco di Villa Raimondi si sviluppa su una superficie di circa 7 ettari e include, tra l’altro, una serra tropicale e una serra mediterranea. In tutto sono quasi 2mila le specie vegetali presenti, tra cui un tiglio centenario e una magnolia grandiflora. Il parco è visitabile in settimana dai gruppi (ma solo su prenotazione) e in occasione delle aperture domenicali.
Il lavatoio di Minoprio
Guardando l’entrata della villa si prende a sinistra per via Stazione.

Percorrendola in discesa si raggiungono dei gradini.

Terminati questi, si prende subito il largo sentiero che si addentra nel bosco, dove troviamo un vecchio cartellone segnaletico (sulla destra) che illustra quello che la zona offre, mentre sulla sinistra si trova un vecchio lavatoio fatto costruire dalla famiglia Raimondi per non doversi recare alla fonte dell’Abbazia nei periodi di carenza d’acqua. Questo lavatoio a doppia vasca ha un doppio sistema di captazione dell’acqua: artificiale – un tubo collega il lavatoio alla vecchia cisterna a monte- e naturale – attraverso un piccolo rio che, raccogliendo l’acqua di scolo del piano soprastante, confluisce nel torrente.

Qui sulla destra si trova invece la mappa realizzata dalla Pro Loco di Vertemate con Minoprio, con l’indicazione di tutti i siti di interesse in paese: rigorosamente in dialetto, così come alcuni cartelli che incontriamo sul sentiero.


L’abbazia di Vertemate

Da qui, percorrendo il largo sterrato si raggiunge anche il lavatoio di Vertemate che bisogna lasciare sulla sinistra per continuare fino alla Croce del Gallo, una croce votiva, e all’Abbazia di Vertemate, complesso fondato nel XI secolo come priorato cluniacense; ricostruito nel ‘400 sotto papa Sisto IV, ha subito diverse trasformazioni funzionali e architettoniche per i diversi passaggi di proprietà. Restaurata nella seconda meta del ‘900, ha ospitato fino al 2005 una comunità di monaci benedettini che ne hanno fatto un centro di spiritualità dedicato a diverse attività artistiche, fra le quali il restauro di libri antichi. Attualmente chiusa e inutilizzata mantiene la sua privilegiata, solitaria posizione in un territorio fortemente inciso dal torrente Seveso che ne costituisce parte integrante.


Tra boschi e cascate
Dall’Abbazia si continua con la strada sterrata in discesa inoltrandosi nell’ombroso bosco avendo cura, dopo una serie di tornanti, di raggiungere una cabina elettrica. La stradina che bisogna prendere sulla sinistra è nascosta proprio dietro questa costruzione. Seguendo il nuovo sentiero con bel panorama sulle Prealpi, dobbiamo sempre tenere il Seveso sulla destra senza attraversarlo. E’ così che si incontra il ponte romano.

Lasciato il ponte, si continua sulla stessa stradina che, man mano che si procede, diventa sempre più stretta, fino a raggiungere la cascata del Sassett.

Raggiunta la diga, vi consigliamo di attraversare il fiume sul ponte fino a raggiungere la provinciale che va presa sulla destra. In questo preciso momento si comincia a percorrere la via Valle dei Mulini.


Campi e cascine

Alla rotonda bisogna prendere per via Molinetto fino al punto di attraversamento della provinciale per dirigersi verso il casello della ferrovia di Cucciago (via Dogana) e al rio Acquanegra, che si costeggia fino a incrociare nuovamente la strada. Dopo averla oltrepassata nuovamente ci si immette in via Abbazia e si arriva, gustandosi i campi di grano e le tante declinazioni del verde, alla Cascina Bernardelli e, dopo averla aggirata ci si trova dopo 10 minuti di cammino di fronte ad una suggestiva stazione ferroviaria abbandonata. Si ritorna quindi sulla stradina principale per raggiungere Cascina della Volpe con maneggio, ultimo appuntamento del giro.

Dalla cascina/maneggio, per tornare, bisogna continuare sullo stradone sterrato fino a raggiungere un bivio dove inizia una strada asfaltata che si inerpica fino a raggiungere nuovamente Villa Raimondi.



Ultima tappa per noi, la meritata merenda alla gelateria La Fragola a Cermenate sulla strada principale!
Informazioni trekkimg
Percorso facile, ad anello
Partenza: Villa Raimondi – Vertemate con Minoprio
Distanza in piano: circa km 12
Tempo di percorrenza: circa 4 ore
