La Brianza e le ville di delizia

Facile dire “Bella la Brianza”, ancora più facile quando si cammina tra i paesi e si incontrano ville, chiese, spazi verdi. Si respira un’atmosfera in cui si ritrovano tante tracce del passato ma che allo stesso tempo vive bene anche nel presente.
In questa gita partiamo da Inverigo con la celebre villa La Rotonda e la Chiesa di Santa Maria della Noce, passiamo per Lambrugo per arrivare all’oasi di Baggero, al ritorno ci godiamo la chiesetta rossa di Pomelasca (in foto). Un bel giro che mi sono goduta ancora di più grazie alle spiegazioni di Andrea durante uno dei suoi History Trekking e che ho riassaporato anche in solitaria per soffermarmi su alcuni luoghi e scoprire nuovi scorci.

Inverigo e le ville di delizia

Bagnata dalle acque del fiume Lambro, Inverigo fa parte della Brianza comasca ma confina con altre due province, quella di Lecco e quella di Monza e Brianza.

Partiamo da Piazza Ugo Foscolo, crocevia delle principali arterie del paese. Essa costituisce una sorta di centro della frazione di Inverigo, che, a causa della sua morfologia e delle sue frazioni, è privo di un vero e proprio centro. Infatti, fino agli anni ‘50 tutta la popolazione era sparpagliata nelle cascine, gli abitanti erano quasi tutti coloni contadini che lavoravano la terra dei Marchesi Crivelli. Prima tappa del nostro percorso è la mitica Rotonda, a seguire le misteriose Cariatidi e l’imponente Gigante, tutte presenti nella parte più alta del paese e che da sole valgono una passeggiata.

La celebre Rotonda, ora sede della Fondazione don Gnocchi, opera dell’architetto neoclassico Luigi Cagnola (celebre costruttore dell’Arco della Pace), fu realizzata tra il 1813 e la metà del successivo decennio e si trova sul colle più alto di Inverigo. Ispirata alla Rotonda palladiana di Vicenza, è’visibile da chilometri di distanza per la caratteristica cupola emisferica da cui ha preso il nome e fu meta dei soggiorni nella zona di Stendhal e Foscolo, grazie alla marchesa Francesca D’Adda Salvaterra che amava tenere relazioni con gli artisti del suo tempo. Bello pensare a questi luoghi come sfondo durante la stesura di indimenticabili opere tra amori e conversazioni!

Il versante meridionale è caratterizzato dalla presenza della cosiddetta Loggia dei Giganti, con sei telamoni che sorreggono la terrazza. Scolpiti da Pompeo Marchesi, i telamoni sono grandi sculture maschili che vengono usate come supporto, svolgendo più o meno la funzione delle colonne: sono il corrispettivo maschile delle cariatidi. Sotto la terrazza passa un sentiero che parte dall’ingresso di Villa La Rotonda e raggiunge un’altra statua in pietra: è il cosiddetto Gigante, che riproduce Ercole con la pelle di leone e la clava.

Qui si gode di una suggestiva vista sulla parte nord della Brianza e sulla Valle del Lambro. 

La scalinata del Gigante, realizzata per volere dei Marchesi Crivelli nel Settecento, doveva essere l’ultimo tratto a completamento del viale dei Cipressi, progettato nel 1664 per congiungere il Castello al santuario di Santa Maria della Noce.

Raggiungiamo infatti la piccola frazione di Santa Maria della Noce dove troviamo il bel borgo, la relativa piazza del mercato (una volta importante per il commercio della seta) e l’omonimo Santuario, la cui origine ha inizio da una leggenda del 1500 e da un’apparizione della Vergine. All’interno si possono ammirare opere di Antonio Campi, Francesco Crivelli e Gian Domenico Caresana.

Piazza Mercato e Santuario di Santa Maria della Noce

Per visitare Inverigo e scoprire i tanti luoghi d’interesse segnalo l’utilissiamo sito Quel viale percorso – percorso nato per la valorizzazione del territorio locale. Si tratta di un itinerario composte da 13 tappe tutte segnate con QRcode attraverso i quali leggere gli approfondimenti storici e culturali davvero interessanti per entrare davvero nella storia e nella realtà di questi luoghi.

Da Inverigo passando per Lurago d’Erba si arriva all’oasi di Baggero.

Oasi di Baggero

L’Oasi, facente parte dell’ecofrazione di Baggero, è una riserva protetta che si estende per ben 225 mila metri quadrati e sorge tra Merone, Monguzzo, Lurago d’Erba e Lambrugo.
E’ stata creata in seguito al recupero ambientale di un’area che veniva utilizzata per lo sfruttamento minerario. All’interno di quest’area, che dal 2002 fa parte del Parco Regionale della Valle del Lambro, si trovano due laghetti, uno dal color turchese e l’altro dal colore più torbido, profondi da 5 a 6 metri, alimentati dalla roggia Cavolto che, dopo aver formato i due specchi d’acqua, si getta poco più a valle nel Lambro. L’oasi è interamente percorribile grazie a due sterrate pedonali, una alta e una bassa, adatte a tutti ed è completata da un grande spazio giochi per bambini e dal recente ostello. Cascate e una rigogliosa vegetazione ne fanno un posto unico e straordinario, ideale per una bella camminata o un giro in bici!
Qui alcuni scorci:

Dall’Oasi passando per il paese di Lambrugo arriviamo, seguendo le indicazioni, alla chiesetta di Pomelasca. A Lambrugo ci siamo soffermati nel cortile del municipio, ospitato dai locali dell’antico Monastero di Santa Maria Assunta, risalente al XI secolo.

Chiesetta di Pomelasca

La chiesetta Rossa della Pomelasca fa parte della Tenuta della Pomelasca ovvero un parco con ville signorili, cascine e la chiesetta ed è stata voluta dalla famiglia Sormani che qui possiede l’omonima villa. Realizzata in cotto lombardo, ha una storia recente: fu fatta costruire nel 1952 dal conte Ferdinando Sormani che volle far erigere una cappella votiva per la Madonna.

Dalla chiesetta partono diversi piccoli percorsi che portano ad attraversare prati, boschi e giardini contribuendo a restituirci un’atmosfera bucolica un po’ fuori dal tempo. Veramente un posto affascinante! Poco distante dalla caratteristica chiesetta rossa, possiamo ammirare l’elegante residenza nobiliare Villa Sormani e le bellissime costruzioni che ne fanno da piedistallo: le due fattorie dell’azienda agricola, Cascina Fulvia e Cascina Teresa.

Di ritorno a Inverigo ci concediamo una merenda alla pasticceria La Cremeria!

Informazioni trekking

Percorso facile, ad anello, in piano

Partenza: Inverigo

Distanza in piano: circa 15 Km

Tempo di percorrenza: 4/5 ore

Primavera in Brianza



Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: