Un assaggio di Valtellina

Finalmente un intero weekend fuori casa, in un posto dove desideravo andare da tempo, con amiche fantastiche! Stupendo! In due giorni devo dire che di assaggi ne abbiamo fatti più di uno. Due giorni, due valli tutte da scoprire, è stato solo un assaggio ma di quelli che ti fanno venire voglia di tornare e continuare nella scoperta. Assaggi anche gastronomici e qui non può essere diversamente. Non ci siamo fatte mancare nulla nemmeno da questo punto di vista. Ed ecco i nostri due giorni in Valtellina!

Giorno 1 Val di Mello

Arrivo in circa un’ora e mezza da Milano, in perfetta tabella di marcia. Camere prenotata all’albergo San Martino, praticamente all’inizio dei sentieri della Val di Mello. Se si vuole partire dal parcheggio all’inizio del sentiero (come abbiamo fatto noi) si acquista il ticket di € 10,00 per l’auto valido per tutto il giorno.

Albergo San Martino, assolutamente consigliato!

Ed eccoci nella fantastica Val di Mello di cui tanto avevo sentito parlare. Si imbocca il sentiero innevato stando super attenti al ghiaccio che si è formato in parecchi punti. La passeggiata, che segue il corso del torrente Mello fino a raggiungere il Rifugio Rasega, si snoda in un fondovalle quasi privo di dislivello. A dominare l’intera vallata è il Monte Disgrazia, monumentale nei suoi 3.678 metri di altitudine. L’escursione inizia in corrispondenza del cartello che segnala l’ingresso nella Val di Mello.

Di seguito i punti di interesse lungo il sentiero, alcuni nascosti da ghiaccio e neve…sarà un buon motivo per tornare in primavera estate, certamente ideali dal punto di vista climatico.

1. Ca’ di Rogni è il primo nucleo di baite che si incrociano lungo il cammino, proprio all’inizio della valle.  

2. Trattoria Gatto Rosso il primo rifugio della vallata, in località Ca’ Panscer.

3. Laghetto Qualido dove il fiume si allarga a formare uno specchio di acqua cristallina che, a seconda di come viene colpito dai raggi del sole, assume vivide colorazioni che vanno dal verde smeraldo al turchese, dal celeste al blu profondo.

4. Ca’ Dei Scuma agriturismo ricavato in un antico rustico, dove oggi si possono assaggiare i migliori piatti tipici locali oltre ad acquistare formaggi e salumi

5. Bidet della contessa, l’iconico laghetto dalle acque color verde smeraldo dominato da un gigantesco masso erratico. Durante la passeggiata in Val di Mello non potrete fare a meno di notare gli innumerevoli blocchi di roccia che costellano il paesaggio. Si tratta dei cosiddetti massi erratici, trasportati nel fondovalle in seguito al ritiro dei ghiacciai. Di varia forma e dimensione, i giganteschi massi erratici della Val di Mello spuntano dappertutto donando al paesaggio un aspetto senza dubbio caratteristico.

6. Cascina Piana, il nucleo di baite più grande della vallata, molto amato da chi desidera pernottare in Val di Mello. A Cascina Piana potete anche fare rifornimento di acqua fresca, grazie alla presenza di una fontanella.

In questa zona si trovano altri punti-ristoro dove fermarsi a mangiare: camminando sul sentiero passerete proprio accanto al Rifugio Mello e al Rifugio Luna Nascente, entrambi specializzati in piatti tipici valtellinesi. Un altro ponticello vi permetterà di attraversare il fiume ed esplorare nuovamente l’altra sponda.

La nostra sosta al rifugio Luna Nascente

Man mano che ci si addentra nella valle i paesaggi diventano più selvaggi, con alte pareti rocciose a destra e a sinistra, fitti boschi, cascate e prati a perdita d’occhio.

7. Rifugio Rasega Ancora una ventina di minuti di cammino e si arriva alla meta finale dell’escursione, il Rifugio Rasega, in località Rasica.

Da qui potete:  tornare al punto di partenza sul medesimo sentiero dell’andata;  attraversare il fiume sul primo ponticello disponibile e percorrere il sentiero (più selvaggio e meno battuto) sull’altra sponda.

Bellissimi paesaggi sulla via del ritorno

Proseguiamo il pomeriggio ai Bagni di Masino, parcheggiando proprio davanti alle terme in disuso. Un vero peccato vedere questo luogo abbandonato, i vecchi Bagni di Masino infatti sono chiusi da tempo. L’acqua, che sgorga in questa zona alla temperatura di 38 gradi, è ricca di minerali e adatta a curare diversi disturbi e le sue proprietà erano note fin dal Quattrocento. Purtroppo non è più possibile immergersi per giovare di questi benefici ma è ancora possibile bere quest’acqua calda direttamente dalla fonte. La fontanella da cui sgorga è accessibile liberamente e per raggiungerla si deve andare alle spalle del vecchio edificio, salendo la scalinata in sassi e proseguendo sul sentiero selciato per pochi minuti. 

Ormai faceva già buio quando siamo arrivate quindi ci siamo limitate ad una breve passeggiata molto suggestiva devo dire nel totale silenzio.

Da qui si possono comunque fare molte escursioni per tutti i gusti e i livelli come ad esempio quella Sentiero Sensoriale, adatta a tutti, bambini compresi, oppure è possibile raggiungere due rifugi: il Rifugio Omio e il Rifugio Gianetti con un dislivello importante.

Giretto in paese e cena all’hotel Genzianella. Ottimo rapporto qualità/prezzo. Tra i piatti assaggiati meritano sicuramente gli sciatt, i pizzoccheri e le ottime scaloppine ai funghi. Finiamo la serata al bar dell’albergo tra un amaro locale e tanti racconti di viaggio tra passato e futuro.

Giorno 2 Val Gerola

Dopo un’ottima colazione in albergo e l’acquisto di qualche prodotto locale all’annesso alimentari ci dirigiamo verso la val Gerola. Impossibile sbagliare, si arriva a Morbegno e seguendo le indicazioni per la valle, in circa un’ora scarsa dalla Val Masino parcheggiamo in località Gerola Alta.

Eccoci a Gerola Alta

Da qui dopo la nostra consueta sosta caffè nel bar del paese decidiamo di incamminarci verso Fenile, una delle tante passeggiate che partono da questa località.

Purtroppo, causa ghiaccio, non riusciamo a seguire la via delle antiche mulattiere com’era nostra intenzione, ma dobbiamo incamminarci seguendo la strada asfaltata.

Ma non importa, la giornata è bella, il sole splende e ci godiamo il bellissimo panorama. In un’oretta abbondante arriviamo in località Fenile dove ci addentriamo nei caratteristici vicoli acciottolati.

L’arrivo a Fenile

Da qui vediamo la partenza di parecchi sciatori che si avventurano con sci e bob nei sentieri innevati. Noi continuiamo a salire e dopo un paio di tornanti ci imbattiamo nella Trattoria Stella Alpina giusto all’ora di pranzo. Ecco la nostra meritata sosta con salumi e piatti tipici, per me non possono mancare i pizzoccheri che ancora non avevo gustato, seguiti da un ottimo gelato con mirtilli caldi. Un’altra bellissima giornata.

Pizzoccheri buoni e abbondanti

Rientriamo a Gerola Alta in tempo per riprendere l’auto dirette verso casa.
Due giorni, solo due giorni che bastano per rigenerarsi!

Ecco i riferimenti sul web per trovare le escursioni più adatte alle nostre esigenze:
www.valmasino.info
www.valgerolaonline.it

Ultimo ma non meno importante, io ho portato la mia cagnolina che si è divertita tantissimo!

Alla prossima avventura!

2 pensieri riguardo “Un assaggio di Valtellina

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