Estate al lago con la Lucy

Chi mi conosce sa che la Lucy è la mia adorata cagnolina e lago per me è il lago d’Iseo, qui è nato e cresciuto mio padre e qui ho passato le mie estati da bambina e ragazza. Dopo anni di abbandono, da qualche tempo ho ripreso a frequentare la zona. Quest’estate in particolare con la Lucy, complice anche lo smart working, ci ho passato un bel periodo e sono riuscita a fare qualche passeggiata davvero carina anche se la lista di luoghi da vedere e cose da fare è ancora lunga.

Inizio a raccontarvi le nostre escursioni dell’estate 2021! Sono percorsi facili, adatti a tutti. Aggiungo infine qualche consiglio sulla buona tavola, da queste parti si trovano davvero dei bei posticini.

Escursioni in montagna

Il mio punto di partenza è Vigolo, paesino situato in collina a circa 700 metri sulla sponda occidentale del lago, proprio di fronte a Monte Isola, sopra Tavernola Bergamasca. Per ora partiamo da qui ma ne parlerò approfonditamente in un’altra occasione.

Ci sono diversi percorsi turistici che partono da Vigolo. Io sono riuscita a farne tre di quelli proposti. Per gli altri potete riferirvi al seguente sito: https://visitlakeiseo.info/sport-e-natura/i-sentieri-di-vigolo/

Percorso azzurro

  • Percorso ad anello
  • Località di partenza e arrivo: Località Bratta (in prossimità del ristorante La Bratta, che devo provare)
  • Tempo di percorrenza: 150 minuti
  • Distanza: circa 7 Km
  • Dislivello in salita: 248 m


Sentieri CAI: 727/704Si imbocca la strada carrozzabile in direzione Cargadura – 726.
Giunti alla sommità del colle, si svolta a sinistra, sul sentiero 701, in direzione Foppa di Volpe dove si incrocia il sentiero TPC e si prosegue per Colle Martinazzo e Colle Dedine.
Si prosegue poi a sinistra, in discesa, sulla strada che porta a Ronchi della Bratta raggiungendo il punto di arrivo. Dopo la salita bella tosta poi il percorso procede senza particolari difficoltà tra bosco e poi strada asfaltata. Qualche cartello in più non guasterebbe. Ecco qualche immagine e la Lucy non può mancare!

Si imbocca la Via Cargadura
Primo sentiero 726
Verso il colle Dedine
Lago d’Iseo sullo sfondo

Percorso rosa

  • Percorso ad anello
  • Località di partenza e arrivo: Piazza Fontane Vecchie, Vigolo
  • Distanza: 5 km
  • Dislivello in salita: 166 m
  • Sentieri CAI: 727/704

Si imbocca via San Francesco appena dopo la piazza del comune a sinistra e si prosegue in direzione Campolerone sino al ponte di Parmerano dove, girando a destra, si incrocia il sentiero 727 direzione Valle delle Tombe. Si prosegue sulla vecchia mulattiera che conduce alla strada asfaltata Vigolo-Tavernola Bergamasca e, costeggiando il Caseificio Monti e Laghi e l’agriturismo Cascina DIDÌ si attraversa il ponte delle Tombe e si prosegue verso Vigolo. Giunti in località Giabella si imbocca la Mulattiera – 704 che porta al punto di arrivo.
Qui qualche immagine dalla partenza all’arrivo!

Percorso giallo

  • Percorso ad anello
  • Località di partenza e arrivo: Piazza Fontane Vecchie, Vigolo
  • Distanza: 3,9 km
  • Dislivello in salita: 230 m
  • Sentieri CAI: 704/724/701

Si imbocca la mulattiera appena dopo la piazza del comune a destra in direzione della località Giabella – 704. All’incrocio con il segnavia 724 si segue il sentiero in direzione Monte Saresano fino a Pozza Alta; si devia poi a destra sul sentiero 701 in direzione di Vigolo e, percorrendo via Costa e via Roma, si raggiunge il punto di arrivo.
Qui qualche immagine!

Aggiungo il percorso vita: partendo da Vigolo si raggiunge la Bratta, qui si può lasciare l’auto (volendo si può tranquillamente arrivare a piedi da Vigolo in un’oretta di cammino su strada asfaltata) e si seguono le indicazioni. Gli attrezzi del percorso vita sarebbero da sistemare ma è comunque una bella passeggiata nel bosco di una mezz’oretta circa adatta assolutamente a tutti, cagnolini compresi!

Da Tavernola al Santuario della Madonna di Cortinica

Ai percorsi da Vigolo aggiungo una passeggiata con partenza da Tavernola. Premetto che io sono davvero innamorata di Tavernola, mi piace prendere il sole alla spiaggetta “La Sirena” (accanto all’omonimo ristorante), passeggiare sul marciapiede lungolago fino alla località Gallinarga e oltre, fermarmi quando vado verso Vigolo al bar Miralago per un caffè e per la bellissima posizione. E, quest’estate, in una mattinata nuvolosa ho abbandonato la spiaggia per scoprire il Santuario di Cortinica, che ho sempre ammirato dall’alto della mia terrazza a Vigolo! Ecco il percorso:

Dalla chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, costruita sulle rovine del castello e caratterizzata all’interno da un altare in marmo e dipinti del ‘500 – ‘600, si percorre per 100 metri la strada provinciale per Vigolo. Si sale poi a sinistra per una breve scaletta che accede all’acciottolato su cui prosegue il percorso. Per circa metà della sua lunghezza, il sentiero marca la storica strada acciottolata tra Tavernola e Vigolo, che un tempo era uno degli accessi principali alla Valle del Rino e ai suoi terrazzi coltivati.

Se si sceglie invece la strada asfaltata si passa anche dalla Pieve romanica di San Pietro del XIII secolo, al cui interno si possono ammirare gli affreschi del Romanino (verificare le aperture) e che regala una bella visuale sul lago.

Dopo aver seguito la strada comunale di Bianica, passando anche per la Chiesa di San Bernardo, il percorso si conclude alla Madonna di Cortinica, un tempio nato per ricordare lo scampato pericolo dalla peste del XVII secolo. All’inizio era una semplice cappelletta, sorta intorno ad un affresco del ‘500 di autore ignoto, via via ampliata ed abbellita.
I tavernolesi, molto affezionati a questo santuario, vi si ritrovano in grande festa ogni anno il 2 luglio.

  • Durata:
    40 min
  • Distanza:
    1,3 km
  • Dislivello in salita:
    +215 m
La cartina con indicazione delle Chise
Veduta lago all’andata
Il Santuario
Il dipinto in facciata
Veduta da Santuario
Al ritorno la Pieve di San Pietro

Le panchine giganti

Il Big Bench Community Project è un progetto nato dall’idea del designer americano Chris Bangle che ha voluto, con la realizzazione di panchine giganti, promuovere il turismo in piccole comunità locali valorizzandone le eccellenze.
Io quest’estate ne ho scoperte 2, anzi 3….eccole!

La panchina gigante di Vigolo!

Ebbene sì, anche noi abbiamo la nostra panchina gigante! La “Big Bench” di Vigolo è una panchina gigante turchese e rossa, inaugurata a ottobre 2021. La scelta cromatica non ha un significato ma punta all’originalità.
La panchina si trova in una posizione privilegiata che permette di godere di un’incantevole vista: da un lato il centro storico del paese, cui fa da sfondo il Lago d’Iseo; dall’altro la verde vallata che culmina nel Monte Bronzone.

La Big Bench si raggiunge con una piacevole camminata, lasciando l’auto nei parcheggi di Piazza Fontane Vecchie e percorrendo l’antica mulattiera immersa nella natura oppure scegliendo la strada asfaltata.

Panchina Gigante Verde a Fonteno

La mia prima panchina gigante è quella di Fonteno, verde e blu, blu come il lago e verde come le montagne.

Per raggiungerla conviene impostare sul navigatore Via Papa Giovanni XXIII a Fonteno in modo da parcheggiare proprio all’inizio del sentiero che conduce alla panchina. Per arrivare a Fonteno si costeggia la riva bergamasca del lago d’Iseo, si raggiunge Solto Collina e da qui si seguono le indicazioni per Fonteno. Al numero 19 di via Papa Giovanni XXIII si trova il comodo parcheggio gratuito.

Qui ha inizio la passeggiata panoramica lungo il sentiero agrituristico del lago d’Iseo. Per raggiungere la Panchina Gigante Verde basta percorrerne un paio di km seguendo sempre le indicazioni per la panchina. Il sentiero è abbastanza ombreggiato e pianeggiante, percorribile tranquillamente anche con bambini. Arrivati alla panchina gigante è d’obbligo arrampicarsi per godersi comodamente il panorama.

Dove mangiare: Hotel Ristorante Panoramico
Per continuare a godere di fantastici scorci sul lago, qui trovate vista spettacolare abbinata ad un’ottima cucina con particolare attenzione all’eco-sostenibilità, grazie all’ orto botanico e al pesce proveniente dal lago stesso.


Le due Panchine giganti di Grone

La “Big Bench” dei Colli di San Fermo è una panchina gigante gialla e bianca, colore che ricorda i narcisi, fiori simbolo dei Colli di San Fermo. In passato questo fiore rappresentava parte dell’economia, infatti le donne e i bambini li coglievano per venderli ai turisti in visita. L’installazione, realizzata dal designer americano Chris Bangle, è stata resa possibile grazie al contributo degli artigiani locali del territorio e dell’idea della Biblioteca di Grone.

La Big Bench si raggiunge sia in auto attraverso la SP79, provenendo da Sarnico o da Grone; raggiunta la chiesa di San Fermo posta sul valico è sufficiente seguire le indicazioni che portano a Piazzale Virgo Fidelis, dove è possibile parcheggiare l’auto.

La panchina è posizionata vicino alla piattaforma “Belvedere” ai Colli di San Fermo, nella frazione di Grone, su una montagnetta visibile istantaneamente, in un punto strategico tra la Val Cavallina e il lago d’Iseo che offre una veduta mozzafiato sulla pianura.

Ma non è l’unica panchina! Poco più avanti infatti, seguendo il sentiero che porta a destra verso il ripetitore, si trova una panchina gigante marrone e grigia. E’ posizionata accanto alla croce che dal 1920 fu messa in ricordo dell’epidemia della spagnola. Sotto la croce è stato allestito anche un altare ed è stata ribattezzata la “croce del volontario” legandosi al ricordo delle vittime di Covid che hanno duramente colpito la zona.

Dove mangiare: Ristorante al Valico
Bella location proprio vicino alla chiesa. Consigliati gli antipasti buoni e abbondanti e ottima anche la carne.


Al lago

Monte Isola

Era da diversi anni che non andavo a Montisola…a volte i posti vicini si danno per scontati. Addirittura l’ultima volta potrebbe risalire al 2016 ai tempi della passerella. Ve la ricordate? Floating Piers: tra il 18 giugno e il 3 luglio del 2016 l’artista bulgaro Christo, dopo due anni di lavoro, ha reso fruibile al pubblico l’installazione che si sviluppava tra Sulzano, Montisola e l’isola di San Paolo e che ha portato il lago d’Iseo davvero alla ribalta internazionale.

Solo qualche dato per introdurre questa perla (come descritto dal sito Visitlakeiseo): un monte in mezzo al lago, dichiarato uno dei Borghi più belli d’Italia, superficie complessiva 4,5 kmq, circonferenza circa 9 km ed un’altitudine che raggiunge i 600 metri. Dodici sono i suoi tipici borghi, alcuni in collina, e altri a lago, caratterizzati da viuzze e vicoli a dimostrare il ruolo fondamentale che questo ebbe nell’economia dell’isola, da sempre basata sulla costruzione delle barche in legno, la produzione di reti e la pesca.

Foto di repertorio sulla passerella

Ma torniamo ai giorni nostri ed eccoci raggiungere Montisola da Tavernola Bergamasca (verificare bene gli orari, non ci sono molti battelli). Prima volta della Lucy sul battello, se l’è cavata alla grande, è bastato portare la museruola (per i cani di piccola taglia non è necessario indossarla, è possibile l’acquisto sul battello stesso). Dopo pochi minuti di navigazione scendiamo a Peschiera Maraglio e percorriamo la strada lungo il lago tra panorami da una parte, negozietti e locali dall’altra.

Già da qui si possono scegliere molti percorsi:

Certamente uno dei più interessanti è quello che porta al Santuario della Ceriola che è possibile raggiungere con un sentiero oppure percorrere una parte del tragitto con le frequenti navette. Dal punto di arrivo, la località Cure – conosciuta per la produzione artigianale del “Salame di Monte Isola” -, rimangono circa 20 minuti di cammino per giungere al Santuario. Da qui una vista unica del lago a 360 gradi.

Altra possibilità è rimanere sulla strada lungo il lago tra paesi e spiaggette alla scoperta di splendidi scorci. Tra i borghi, ricordiamo Carzano che, ogni cinque anni, ospita la festa di Santa Croce che lo vede decorato interamente da migliaia di fiori di carta, insieme al nucleo storico di Novale.

La tradizione attività di produzione delle reti

Noi scegliamo di percorrere un tratto a mezza costa. Obiettivo era raggiungere la Rocca Martinengo, risalente al XIV secolo e posta sopra il borgo di Sensole. A causa del caldo non abbiamo raggiunto la meta ma abbiamo potuto ammirare splendidi panorami per poi tornare a Peschiera attraverso i caratteristici vicoli.

Dopo il pranzo ci siamo imbarcati per tornare a Tavernola.

Per stavolta ci accontentiamo di ammirare la rocca dal lago

Sicuramente torneremo a breve per completare il nostro giro, magari in bicicletta!

Tavernola Bergamasca dal lago

Lovere e Riva di Solto

Quando sono sul lago d’Iseo la gita a Lovere non può mai mancare.
Borgo tra i più belli d’Italia situato sulla punta nord del lago ha conservato nel tempo il suo fascino e la sua tranquillità. Per me è una tappa fissa che mi stupisce sempre.  Punto di partenza della visita è sicuramente il lungolago per una bella passeggiata costellata di tanti punti d’interesse come l’Accademia Tadini, l’imbarcadero, la piazza con le case ad anfiteatro. Addentrandosi nel borgo ecco vie colorate, negozietti tipici, piazze e fortificazioni medievali.

Quest’anno ho scoperto un altro suo gioiello: la Basilica di Santa Maria in Valmadrera davvero pregevole. Si tratta della chiesa più grande della diocesi di Brescia, voluta come santuario votivo dedicato alla Vergine delle Grazie dalle famiglie del Borgo. La costruzione della chiesa iniziò nel 1473 e la consacrazione avvenne nel 1520. Facciata spoglia all’esterno, all’interno si apre in tre navate con due file di colonne. Moltissimi gli affreschi degni di nota: quelli della navata centrale, delle cappelle e del presbiterio. Infine una curiosità, il nome deriva dal torrente Valvendra che fu deviato per permettere la costruzione della basilica.

Seconda scoperta della mia mattinata di quest’estate è il Santuario delle Sante Gerosa e Capitanio, due sante di Lovere canonizzate da papa Pio XII per le loro opere di carità. Meravigliose le vetrate e i mosaici e all’interno sono custodite le urne delle sante che tra l’altro sono le fondatrici dell’ordine del mio liceo di Monza!

Da Lovere mi sono spostata a Riva di Solto, un paese sorprendente per i suoi bellissimi scorci ma anche per la sua storia. Nella Via del Porto sono visibili una sequenza di edifici medievali davvero unici. E’ sicuramente un gioiello da non perdere. Da qui tra l’altro parte il Percorso panoramico “Natura del Sebino”, itinerario di 17 chilometri che attraversa Fonteno e Solto Collina lungo sentieri e strade sterrate, per poi ricondurre al luogo di partenza. Messo in lista per il prossimo anno. Per ora qui mi sono goduta un ottimo pranzo.

Dove mangiare: Trattoria al Lago a Riva di Solto
Stupenda posizione tranquilla sul lungolago accompagnata da un’ottima cucina del territorio.
E se prende la voglia di pizza: il Porticciolo a Tavernola Bergamasca non vi deluderà con la pizza e i dolci napoletani, oltre che con gli abbondanti piatti di pesce.


Questo è solo un assaggio del lago d’Iseo….appuntamento alla prossima estate!

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