
Quest’estate il mio istinto diceva Puglia e non ha sbagliato. L’unico errore: non esserci andata prima. Sì, perché, se si esclude un breve soggiorno a Bari, questa è stata la mia prima volta in Puglia e nel Salento in particolare.
Che dire? Uno spettacolo! Sarà la fortuna del principiante o sarà purtroppo anche il calo del turismo dovuto all’emergenza Covid, ma questo Salento nella settimana di Ferragosto ce lo siamo proprio goduto. Clima ideale, mare stupendo, i borghi, le città, il cibo: il Salento non sbaglia un colpo! A questo si sono aggiunti compagni di viaggio – si trattava di un gruppo Avventure nel Mondo – incredibili o “spaventosi”, come direbbe qualcuno di loro, a rendere la vacanza davvero memorabile.
Vi racconto il mio itinerario di una settimana, consapevole delle mille altre bellezze che mi rimangono da vedere…ma qualche spunto può essere utile, anche a livello organizzativo. Decidere di soggiornare in provincia di Lecce è stata una buona mossa, sia perché nell’entroterra i prezzi sono nettamente inferiori sia perché in poco più di mezz’ora ogni giorno siamo riusciti a raggiungere località diverse e ad apprezzare tanti aspetti diversi di questa terra meravigliosa.
Arrivati a Brindisi, dopo una breve visita della città in modo da formare il gruppo, ci siamo diretti verso Martano, il borgo che abbiamo scelto come base per la nostra settimana salentina. Oltre ad essere un ottimo punto di partenza per il nostro itinerario trovandosi a pochi chilometri da Lecce, si è rivelato una bella scoperta che abbiamo apprezzato nelle vie già animate al mattino e la sera al ritorno dai nostri giri nei ristoranti, nelle persone accoglienti, nelle vie del centro storico.


Dormire: dimora Borgoterra, nel centro di Martano, un albergo diffuso nel cuore del borgo.
Mangiare: quello che ricorderò è sicuramente il cibo più semplice. Non potete partire senza aver provato: il rustico, il panzerotto, la puccia, i fritti, il pasticciotto. Non serve spiegarli! Non dimenticate di assaggiare il caffè salentino con latte di mandorla e ghiaccio, vera goduria!

Giorno 1 – Lecce
Abbiamo dedicato la prima giornata del nostro soggiorno salentino alla città di Lecce, immergendoci nel barocco leccese con la visita ai principali monumenti del centro storico tra cui: il Duomo con la cripta, la Basilica di Santa Croce, la Basilica di San Matteo e quella di Santa Chiara, Piazza Sant’Oronzo con l’antico Anfiteatro Romano, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, veri e propri tesori architettonici che impreziosiscono il centro della città, animato sia di giorno sia di sera. Vale la pena acquistare il biglietto cumulativo che comprende la visita alle Chiese principali.




Sulla via del ritorno breve sosta ad Acaja, pittoresco borgo costruito con la pietra bianca leccese, cinto da mura del ‘500, e un primo assaggio di mare a San Foca, sulla costa adriatica.
Giorno 2 – Costa Jonica, Punta Prosciutto
Primo giorno dedicato allo splendido mare di Punta Prosciutto, caratterizzato da uno scenario incontaminato con poche abitazioni, dune di sabbia e zone di scogli. Unica pecca: la spiaggia libera molto affollata. Spostandoci sulla costa abbiamo trovato un angolo altrettanto bello e poco frequentato, un vero paradiso!
Giorno 3 – Costa Jonica, Gallipoli
A Gallipoli abbiamo trascorso una lunghissima giornata, a partire dalla visita della città al mattino, alla spiaggia nel pomeriggio, al fritto di pesce in riva al mare per cena fino ad ammirare il meraviglioso tramonto e persino le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo, insomma è stata per noi una di quelle giornate indimenticabili e rare che valgono l’intero viaggio.
Assolutamente da non perdere: la bellissima fontana greca, la Cattedrale intitolata a Sant’Agata con le oltre 100 tele dipinte che caratterizzano il suo interno, la Chiesa di Santa Maria della Purità con lo stupendo pavimento in maiolica e le statue in cartapesta e il castello angioino-aragonese, simbolo della città.




Giorno 4 – Costa adriatica, Castro
Giornata intensa dedicata al mare. Prima tappa: l’escursione alla grotta Zinzulusa, una delle manifestazioni più importanti del carsismo costiero italiano, con un percorso di 150 metri caratterizzato da una grande varietà di stalattiti e stalagmiti davvero suggestivo. Il nome stesso “zinzuli” è il termine dialettale per “stracci”, a indicare le stalattiti che pendono dal soffitto come stracci.


Seconda tappa questa volta in barca con un’escursione di circa due ore: partendo dalla cittadina di Castro Marina si visitano la grotta Azzurra, Zinzulusa, Palombara e Rotundella, ognuna con caratteristiche distintive come ad esempio il colore incredibile del mare o la presenza di colombi. Sosta bagno nella baia di Porto Miggiano.


Dalla Marina con il trenino turistico raggiungiamo Castro, cittadina antica che sorge su un promontorio a dominare tutta la zona.


Giorno 5 – Specchia e Torre San Giovanni
Tappa mattutina a Specchia, splendido borgo a metà strada tra il Mar Jonio e il mar Adriatico, in cui vale davvero la pena fermarsi per passeggiare tra i suoi vicoli dal sapore medievale.

Dopo questa sosta suggestiva, si prosegue per il mare, sempre più bello con le località di Torre San Giovanni, Torre Mozza e Lido Marini. Spiaggia libera, sabbia fine, mare trasparente, tramonto spettacolare.

Giorno 6 – Santa Maria di Leuca e le Maldive del Salento
Ci dirigiamo subito a Santa Maria di Leuca, la punta estrema della penisola salentina, dove si incontrano i due mari. Raggiungiamo la Basilica di Santa Maria de finibus terrae: il piazzale antistante è dominato da un lato proprio dal santuario, costruito dove in passato sorgeva un tempio in onore della dea Minerva e che oggi è meta di numerosi pellegrinaggi. Al centro del piazzale svetta un’alta colonna con un capitello corinzio e, sul lato destro, si trova la torre del faro a pianta ottagonale. Il faro è in funzione dal 1866 e, volendo, è possibile salire sul terrazzo circolare per una vista proprio sui due mari.



Da qui ci muoviamo per raggiungere le Maldive del Salento, il nome già dice tutto. Come sempre ci godiamo la spiaggia fino al tramonto e ci dispiace lasciarla.
Giorno 7 – Otranto e Torre dell’Orso
Arriviamo a Otranto, città di origine greco-messipica, che si sviluppa con le sue mura attorno alla fortezza locale. Imperdibile la magnifica Cattedrale dell’Annunziata d’epoca normanna con lo spettacolare pavimento a mosaico, e il suo borgo, Patrimonio dell’Unesco e considerato tra i più belli d’Italia.



Ci dirigiamo a nord di Otranto e, passando per i Laghi Alimini, due laghi artificiali collegati da un canale, arriviamo alla Torre dell’Orso, dove possiamo ammirare anche una delle icone del Salento: le Due Sorelle. Si tratta di scogli la cui forma ricorda due donne e a cui è associata una leggenda triste che racconta di due sorelle che in una giornata molto calda andarono al mare per rinfrescarsi. Secondo la storia una delle due scivolò e l’altra si tuffò per salvarla, senza riuscirci e perdendo anch’essa la vita. Ci fermiamo nell’ampia spiaggia di sabbia finissima per trascorrere l’ultima giornata di vacanza, in uno dei posti di mare secondo me più belli. Altre località da segnalare ma che noi non siamo riusciti a visitare sono: la Grotta della Poesia, piscina di acqua di mare in cui è possibile tuffarsi dagli scogli, Torre Sant’Andrea e Lido Buenaventura.


Che dire ancora? Vacanza indimenticabile che mi rimarrà nel cuore. Giornate lunghe e calde, serate allegre di cibo e musica, la spensieratezza di nuove amicizie nella cornice del Salento, un luogo magico in cui sarà difficile non tornare…


ottimo reportage!
benvenuta su WP!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie mille!!
"Mi piace""Mi piace"